Scheda Tecnica
Titolo: La fata maliarda
Autrice: Seconda Carta
Pubblicato da: PubMe
Collana: Literary Romance, 32
Genere: Narrativa
Pagine: 128
Prezzo formato cartaceo: 9,90 €
Prezzo formato digitale: 1,99 €
Anno di pubblicazione: 2020
Trama
La fata maliarda è un racconto di racconti ambientati in un paesino della Sardegna, Arbatax, protetto dal golfo dell’Ogliastra. Esso si trasforma a poco a poco, con lo scorrere delle pagine e delle maree, in un melodioso inno a una terra aspra e affascinante, approdo di pace e oasi di tranquillità, ma a volte teatro di insidie e di misteri. Si tratta di una storia d’amore e di poesia delicata, nata tra i riflessi cristallini delle onde, sullo sfondo degli scogli di porfido abbracciati dal cielo azzurro e terso, sospinta su tutte le pagine dal vento della tempesta che solo alfine si placa. Anny e Antoni si scelgono ancora prima di incontrarsi, perché a unirli c’è un’affinità di sentire che travalica le loro singole vicende personali. Il valore del loro legame non risiede tanto nell’autocelebrazione del loro amore quanto nel senso di appartenenza che in esso si riflette.
La mia opinione
È sempre un piacere tornare tra
le pagine scritte da Seconda Carta. In passato ho avuto l’occasione di leggere i
suoi Un tè con Agatha e Natale a Castlerock che mi avevano fatto apprezzare
l’autrice e ora La fata maliarda mi ha confermato l’ottima impressione avuta
per le sue opere. Questo volume è impreziosito dalla prefazione di Michela
Alessandroni e dalla postfazione di Romina Angelici che aggiungono un tocco
speciale a una storia già di per sé davvero eccellente. Tante sono le emozioni
che scaturiscono da questo affascinante racconto che ci porta ad Arbatax nelle
magiche atmosfere della Sardegna. Personalmente non ho mai avuto modo di
visitare questo luogo eppure grazie all’accurata narrazione di Seconda Carta mi
è sembrato di averlo visto con i miei occhi. Questa ammaliante terra fa da
sfondo alla meravigliosa e toccante storia d’amore di Anny e Antoni che colpisce
profondamente per la sua intensità e purezza di sentimenti. Due mondi diversi
che si incontrano e creano un legame indissolubile al di là dello spazio e del
tempo. Tra queste righe inoltre si percepisce il viscerale amore della
scrittrice per il mare che circonda la sua Sardegna. E i lettori possono
condividere il medesimo affatto immedesimandosi nei protagonisti della vicenda
e provando le stesse sensazioni. Non solo ci troviamo di fronte a una storia
che arriva dritta al cuore e cattura l’anima, ma abbiamo anche una splendida
parte poetica che regala delle emozioni uniche. In questo libro ci sono dei
brani talmente vividi e coinvolgenti che non è facile renderne l’idea e per
questo motivo non posso fare altro che consigliarvene la lettura in modo da
poter assaporare i colori, i profumi e le musiche che emergono durante la
narrazione di Seconda Carta. Il finale è struggente, ma allo stesso tempo perfetto
per concludere questa commovente e splendida storia fatta di ricordi ed
esperienze, di realtà e leggende, di gioia e dolore. Con la sua prosa semplice
ed elegante Seconda Carta ha realizzato un’opera che conquista dalla prima all’ultima
pagina. Vorrei aggiungere un’ultima considerazione: la copertina secondo me
rappresenta in modo magistrale l’essenza di questo romanzo breve. Penso che una
scelta migliore non poteva essere fatta. Anny e Antoni aspettano soltanto di
raccontarvi la loro storia e io credo che non dobbiate assolutamente perdere
questa occasione. Se amate i libri che donano grandi emozioni allora
immergetevi a capofitto in questo delicato e suggestivo racconto perché sono
sicura che rimarrà nei vostri cuori.
Incipit
Primi anni Settanta.
Seduta sui gradini d’ingresso della casa, con lo sguardo perso, Anny pensava… accarezzandosi la lunga treccia con un mezzo sorriso sulle labbra.
Da tanto tempo e da quanti anni sono qui… Ho perso il conto. In un passato lontano, quasi remoto, lasciai la mia casa, i miei affetti, per giungere in questo luogo di pianura affacciato sul mare. Non l’avevo mai visto, il mare. Provai uno stupore indescrivibile davanti all’immensità azzurra e fluttuante, tanto da rimanerne estasiata per sempre.
Seduta sui gradini d’ingresso della casa, con lo sguardo perso, Anny pensava… accarezzandosi la lunga treccia con un mezzo sorriso sulle labbra.
Da tanto tempo e da quanti anni sono qui… Ho perso il conto. In un passato lontano, quasi remoto, lasciai la mia casa, i miei affetti, per giungere in questo luogo di pianura affacciato sul mare. Non l’avevo mai visto, il mare. Provai uno stupore indescrivibile davanti all’immensità azzurra e fluttuante, tanto da rimanerne estasiata per sempre.
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Samuela Cassandra
Grazie di cuore per la meravigliosa recensione!
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