Scheda Tecnica

Autore: Valentino Meynet
Pubblicato da: EBS Print
Genere: Giallo
Serie: Le indagini di Smiley Grant e David Colburn
Volume: 2
Preceduto da: Il fante di picche
Seguito da: La maledizione del faraone
Pagine: 292
Prezzo: 14.00 €
Anno di pubblicazione: 2018
Trama
Difficile trovare del buon personale, soprattutto una cameriera all'altezza del famoso castello di Chambord. Le caratteristiche richieste sono: abilità, gentilezza e, sopratuttto, disponibilità a lavorare in un castello su cui incombe una maledizione. Dopo venti anni di assoluta calma, la maledizione torna a colpire le sue vittime sotto forma di sparizioni e omicidi. Poche ore prima di svanire nel nulla la nuova cameriera del castello si presenta a David Colburn, il noto investigatore, dicendo di sentirsi in pericolo e dopo poco una donna viene trovata morta in un parco. Non è che l'inizio di una serie di delitti che si consumeranno all'interno del maniero, almeno fino a quando David Colburn e il suo aiutante Smiley Grand non interverranno. Riusciranno, tra un colpo di scena e l'altro, a fermare l'ignobile catena di delitti?
La mia opinione
Dopo aver avuto un’ottima
impressione della prima avventura investigativa del duo formato da Smiley Grant
e David Colburn non potevo non leggere anche “Un nome per un cadavere” che ci
racconta la loro seconda indagine. Il titolo è molto suggestivo e crea
immediatamente la giusta sintonia per apprezzare tutte le sfaccettature del
mistero che ci viene narrato. L’elemento che dà il via a una serie di omicidi è
una maledizione che aleggia sul castello di Chambord. Io amo questo genere di ambientazione e ogni sorta di mistero in cui vi si possa imbattere tra delle antiche mura. Secondo la maledizione in una determinata notte di dicembre alcune delle persone che abitano nel castello spariscono senza lasciare traccia della loro esistenza. Ovviamente si tratta solo
di un pretesto per poter perpetrare indisturbatamente più di un delitto. Gli ingredienti
per un buon giallo ci sono tutti: l’atmosfera e i personaggi sono perfetti per
la riuscita di questa storia. La trama è ben sviluppata e coinvolgente e chi
legge può cercare di risolvere il caso insieme a Grant e Colburn. A livello
narrativo il romanzo procede in maniera scorrevole, ma a livello sintattico -
grammaticale ci sono alcuni errori che
risultano subito evidenti così come un paio di refusi relativi a degli orari
che vengono menzionati nel corso della vicenda. Tuttavia ciò non ha influito
sulla mia buona opinione del romanzo che ho valutato principalmente per l’intreccio.
Come sempre mi sono divertita a fare varie congetture ipotizzando chi potesse
essere la persona colpevole e il motivo per cui avesse commesso tutti quei
delitti. Inoltre alcune mie teorie sulle identità di diversi personaggi si sono
rivelate corrette. Per quanto riguarda l’omicida, a un certo punto ho immaginato che potesse essere proprio una determinata persona ad aver ideato e realizzato quella serie di assassinii. Il movente di ogni delitto diventava sempre più chiaro con lo svolgersi degli eventi. Sono stata poi contenta di constatare che un personaggio che poteva essere il potenziale colpevole alla fine sia risultato innocente come io avevo intuito sin dal principio. In questo secondo libro della serie i nostri Smiley e
Colburn hanno un nuovo alleato che li aiuta nel corso delle indagini: si tratta
dell’ ispettore capo Marc Bernard. Forse abbiamo trovato un degno erede dell’
ispettore capo James Japp? Per scoprire se Bernard ricoprirà un ruolo analogo a
quello del personaggio nato dalla penna di Agatha Christie non ci resta che
leggere anche i prossimi volumi che vedono protagonisti Smiley Grant e David
Colburn. Per concludere devo assolutamente citare Nora Malheimer. Questa
anziana signorina fa qui la sua prima apparizione poiché ha un legame di
parentela con una delle vittime assassinate, ma alla fine del libro verremo a
conoscenza del fatto che la sua strada si incrocerà ancora una volta con quella
del nostro duo di detective. Per sapere quali sorprese ci riserverà non bisogna
fare altro che continuare a seguire le indagini di Smiley Grant e David
Colburn. Come si può facilmente intuire io consiglio vivamente questi romanzi
di Valentino Meynet e sicuramente ve ne parlerò di nuovo in futuro. Nel frattempo
non perdetevi questo volume che vi farà trascorrere delle piacevoli ore in
compagnia di un appassionante caso da leggere tutto d’un fiato!
Incipit
Da alcuni giorni al castello di Chambord si cercava una cameriera seria e professionale. Esso si trova sulla Loira ed è tra i più belli di quella zona. La sua costruzione cominciò nel 1519 sotto gli ordini Francesco I e terminarono nel 1537.
Nota: Nel testo c'è scritto "terminarono" anche se sarebbe stato corretto scrivere "terminò" considerando che il verbo è riferito a "costruzione" che è singolare.
Nota: Nel testo c'è scritto "terminarono" anche se sarebbe stato corretto scrivere "terminò" considerando che il verbo è riferito a "costruzione" che è singolare.
Gli altri libri della serie
Il fante di picche
La maledizione del faraone
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Samuela Cassandra
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