La maledizione del faraone - Valentino Meynet

Scheda Tecnica

Titolo: La maledizione del faraone
Autore: Valentino Meynet
Pubblicato da: EBS Print
Genere: Giallo
Serie: Le indagini di Smiley Grant e David Colburn
Volume: 3
Preceduto da: Un nome per un cadavere
Seguito da: Morti parallele
Pagine: 186
Prezzo: 14.00 €
Anno di pubblicazione: 2017



Trama 

Laura Tynes, la moglie di Smiley Grant, è morta in un incidente stradale. Di questo, Smiley è certo. Ma un giorno riceve una lettera di James Leidstern, vecchio amico nonché archeologo, che lo invita ad una festa mascherata a casa sua e gli dice che Laura potrebbe essere stata vittima di un omicidio. La stessa affermazione è riportata anche sulla lettera che riceve Colburn. Stesso invito, con uguale firma ma scritta da un'altra grafia. Il detective e il suo amico raggiungono così l'archeologo nella sua isolata villa in Bretagna, e si trovano ad assistere ad una caccia al tesoro con delitto. Ma ben presto Leidstern viene trovato morto. Il maltempo impedisce all'assassino di lasciare la casa, quindi è chiaro che è tra gli ospiti che hanno partecipato alla festa, ma chi? E mentre Colburn e Smiley indagano, proseguono i delitti, avvolti da una strana maledizione di una statuetta raffigurante il faraone Chefren. 



La mia opinione

Ormai David Colburn e Smiley Grant sono per me una garanzia come Hercule Poirot e Arthur Hastings o Sherlock Holmes e John Watson. Con “La maledizione del faraone” siamo giunti alla terza indagine di questo duo investigativo e anche a una svolta cruciale perché finalmente sapremo la verità sulla morte di Laura, la moglie di Smiley Grant. Ciò che mi ha fatto subito apprezzare questo romanzo è la presenza della maledizione del faraone Chefren all’interno della vicenda. Io adoro tutto ciò che riguarda l’Antico Egitto perciò non potevo non essere entusiasta della trama di questo terzo libro. Quello che doveva essere un semplice gioco di caccia all’assassino in maschera si trasforma in un vero e proprio omicidio che darà il via a una serie di uccisioni che solo il formidabile intuito di Colburn potrà fermare. Ogni vittima ha accanto a sé la statuetta del faraone Chefren che ovviamente l’omicida lascia vicino al cadavere per avvalorare la storia della maledizione. Devo ammettere che in questo caso ho individuato subito la persona che aveva commesso i vari delitti e la mia ipotesi ha avuto conferma che un’affermazione di uno dei personaggi. Tuttavia, se non vi si presta bene attenzione, quanto pronunciato potrebbe trarre in inganno il lettore portandolo a pensare a tutt’altro individuo. Inoltre di fondamentale importanza è anche un certo indizio che si trova sulla scena del crimine, il quale mi ha dato un’ulteriore prova della colpevolezza della persona da me sospettata. La combinazione di delitto più statuetta mi ha fatto subito pensare a “Dieci piccoli indiani” di Agatha Christie, ma fortunatamente in questo caso sono presenti due validi investigatori che metteranno fine alla sequenza di omicidi. I delitti qui perpetrati sono stati architettati con grande lucidità e freddezza. Tra le vittime designate vi era anche il nostro Smiley Grant poiché anche lui era tra coloro che si trovavano in Egitto al momento del ritrovamento della statuetta di Chefren. Sua moglie Laura purtroppo è stata tra le prime persone a perdere la vita a causa della crudeltà e dell’avidità dell’omicida. Queste sue azioni non sono state dettate da risentimento e odio nei confronti delle sue vittime, ma dal ben più complesso piano  di accreditare la responsabilità a una terribile maledizione a cui è impossibile sfuggire. In fin dei conti sarà proprio così per l’omicida in persona perché, una volta compreso in prigione che il processo è inevitabile, si lascerà soggiogare dalla maledizione di Chefren. Questo giallo è stato davvero emozionante e ricco di colpi di scena. Ne consiglio la lettura a chi come me ama i misteri legati anche ai grandi faraoni. Un libro scorrevole e coinvolgente che vi terrà incollati alle pagine. Per ora questa è l’ultima indagine di David Colburn e Smiley Grant, ma da fonte certa vi posso assicurare che in futuro torneranno a farci compagnia. Quindi ci diamo appuntamento alla prossima indagine!




Incipit 

Da La sveglia in camera del signor Leidstern segnava le sette e venti quando lui decise di alzarsi dal letto. Non aveva dormito bene a causa dei problemi di cuore che lo affliggevano ormai da più di un mese. Al suo risveglio aveva subito iniziato ad inveire contro Sharon Martinez, una cameriera al suo servizio, che però lui considerava un'incapace come tutti i membri della sua servitù.


 Gli altri libri della serie


Il fante di picche


Un nome per un cadavere

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Samuela Cassandra

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