La stagione dei narcisi - Scarlett Douglas Scott

Scheda Tecnica



Titolo: La stagione dei narcisi
Autore: Scarlett Douglas Scott
Pubblicato da: PubMe
Collana: Literary Romance, 18
Genere: Regency Romance
Pagine: 192
Prezzo formato cartaceo: 9,99 €
Prezzo formato digitale: 2,99 €
Anno di pubblicazione: 2019



Trama 

Italia, 1819
Sofia Arisi, figlia di mercanti italiani della borghesia milanese e promettente pittrice, a causa delle sue idee politiche è costretta insieme alla madre Maddalena a lasciare l’Italia e l’uomo che ama, di cui non riesce a ottenere notizie da molto tempo.
Considerata una sovversiva, accusata di partecipare ai moti rivoluzionari e braccata dalla Polizia Austriaca, fugge in Inghilterra con sua madre sotto falsa identità.
Il fortunato incontro con un’artista, Vera Martin, la porterà a conoscere il Barone Brecon che la invita a soggiornare nel suo castello in Galles per dipingere il ritratto della sorella Betrys. 
Maddalena vede finalmente spianata la strada per il successo economico, ma non contenta concorda con il Conte Mersey, amico di Brecon, un matrimonio di convenienza con la figlia.
Costretta a obbedire e intrappolata dalle troppe menzogne, Sofia si troverà a un bivio: accettare un matrimonio senza amore o rivelare la sua vera identità? Una rivelazione che la porterebbe a perdere tutto proprio quando dal passato ritorna l’ombra di un nemico che non ha mai smesso di cercarla dopo la fuga da Ventimiglia.


Ambientato tra l’Italia al tempo dei moti carbonari e l’Inghilterra della Reggenza, La stagione dei Narcisi racconta le vicende di due donne, madre e figlia, e del loro legame possessivo e succube.
Maddalena, rigida e razionale, convergerà le proprie aspettative sulla figlia, la quale, raffigurazione di un archetipo femminile di sottomissione e obbedienza, grazie alla tragedia dell’esilio e all’incontro con un nuovo amore troverà il coraggio di ribellarsi alle convenzioni e a far riemergere la propria forza interiore.

La mia opinione

Non avevo mai letto nulla di Scarlett Douglas Scott e devo dire che questo primo incontro con la penna dell’autrice si è rivelato davvero sorprendente. La grazia e l’eleganza con cui questa scrittrice ci ha narrato la storia di Sofia Arisi e Lord Brecon senza mai cadere nella volgarità e nella scontatezza meritano un vero elogio. Di norma io leggo libri Regency ambientati in Inghilterra perché amo proprio questo tipo di contestualizzazione storico-geografica quindi ero decisamente curiosa di dedicarmi a una lettura che avesse caratteristiche alternative. Ritrovarmi nell’Italia del 1819 è stato molto emozionante e al contempo interessante. La cura dei dettagli storici ha reso il romanzo ancora più coinvolgente e mi ha aiutata a calarmi perfettamente nell’atmosfera dell’epoca. Accanto all’ottima ambientazione abbiamo un’attenta caratterizzazione dei personaggi. Tutti i protagonisti della storia sono tratteggiati in maniera egregia sia psicologicamente che fisicamente. Ho notevolmente apprezzato non solo Sofia e Rodhry, ma anche Betrys Dunford (la sorella del Barone Brecon) e il Conte Mersey (il migliore amico di Brecon) tanto che mi piacerebbe leggere un romanzo che li veda come personaggi principali. Di grande impatto emotivo è sicuramente la pittrice Vera Martin che con la sua dolorosa vicenda crea il contesto che porterà Sofia e Brecon a instaurare un legame indissolubile e sincero. Roberto Benassi, che all’inizio della storia è l’innamorato di Sofia Arisi, invece non appare mai concretamente e lo conosciamo solamente attraverso le lettere e i pensieri della nostra protagonista. Alla fine lei stessa si renderà conto di averlo idealizzato credendo di amarlo poiché condivideva con lui i medesimi ideali patriottici. Gli altri due personaggi che desidero menzionare sono Maddalena Arisi e Kristoff Brünner rispettivamente la madre di Sofia e il comandante che sta dando loro la caccia per riportarle in Italia e metterle in prigione. Quest’ultimo in realtà è maggiormente interessato a catturare la sola Sofia e questo suo obiettivo sarà al centro della parte più movimentata e appassionante dell’intera vicenda. Durante la narrazione di questi eventi ho gradito moltissimo che il primo salvataggio della nostra protagonista sia avvenuto grazie al Conte Mersey perché così si è evitato il solito cliché dell’eroe che porta in salvo la sua amata. Ovviamente poi anche il Barone Brecon avrà modo di mostrare il suo coraggio e la sua prontezza di spirito impedendo a Brünner di averla vinta. Per quanto riguarda Maddalena non posso che concordare con la scelta di Brecon per la sua sistemazione perché sicuramente quello designato è il posto che più si addice alla signora Arisi per trascorrere il resto della sua vita e garantire la sicurezza sua e della figlia. Il finale che vede finalmente l’avvicinamento tra Sofia e Rodhry è sicuramente perfetto per concludere questo romance. Sono felice che ancora una volta la Literary Romance ci abbia regalato un Regency dallo stile classico e spero di vederne pubblicati tanti altri in futuro. Se amate le storie romantiche e ricche di emozioni La stagione dei narcisi fa indubbiamente al caso vostro. Una lettura davvero consigliata e che vi invito a fare anche per scoprire il significato del titolo che io ho trovato molto poetico e adatto a questo romanzo.



Incipit 

Firenze, 2 febbraio 1819
Mio amato bene,
è ormai più di un mese che non vedo il vostro viso e la malinconia di questo luogo di preghiera sta lentamente ma inesorabilmente corrodendo la mia tolleranza.
Non sopporto più il silenzio imposto dalle monache e il non poter condividere con voi ogni giorno lo splendore del mattino che sorge sulle colline.
Vorrei che foste qui con me, voi che siete in grado di comprendere i tumulti del mio animo ribelle.
Nemmeno un buongiorno da poter dare e poter ricevere, sono prigioniera dentro una gabbia d'oro, come quel pappagallino che zia Valentina tiene sul davanzale della finestra.
Anche questa mia verrà letta dalla Badessa, prima che vi venga consegnata, ma non temo le sicure rappresaglie che ne seguiranno. Possono togliermi la carta, l’inchiostro, il pennino ma non possono oscurare i sentimenti che mi legano a voi, Roberto. Pensate un po’ a me, ogni tanto, durante le vostre giornate? Io vi penso sempre, sempre. Non potrei vivere ancora un’ora qui se non avessi voi nei miei pensieri insieme alla promessa che mi faceste.
Non resterò qui per l'eternità. Un giorno tornerò a Rovigo e potrò riabbracciarvi.



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