La casa delle bambole - Katherine Mansfield

Scheda Tecnica


Titolo: La casa delle bambole
Autrice: Katherine Mansfiedl
Traduttore e curatore: Enrico De Luca
Genere: Classico
Pubblicato da: Lettere Animate
Collana: Classic Fiction
Pagine: 35

Prezzo del formato digitale: 0,00 € (gratuito su Amazon)
Prezzo del formato cartaceo: 7,99 €
Anno di pubblicazione: 2018

   


Trama

La Casa delle Bambole (The Doll’s House), apparsa per la prima volta su The Nation nel 1922, è la novella inaugurale della raccolta The Dove’s Nest and Other Stories pubblicata postuma nel 1923 a cura di John Middleton Murry, secondo marito dell’autrice. Katherine Mansfield (1888-1923) con rapide pennellate ricrea la realtà umana, esaltandone la varietà e la complessità, e criticandone, con un particolare e assai personale senso dell’humour, alcuni atteggiamenti esasperanti.


La mia opinione

Da tempo mi ero ripromessa di leggere qualche scritto di Katherine Mansfield e appena ho visto La casa delle bambole pubblicato da Lettere Animate ho capito che era arrivato il momento giusto. Il primo approccio con questa autrice è stato molto positivo. Il merito è anche dell’ottima edizione italiana tradotta e curata da Enrico De Luca che mi ha permesso di apprezzare ancor di più il testo del racconto. La novella è breve, ma ricca di significato. La casa delle bambole regalata dalla signora Hay alle tre sorelle Burnell simboleggia la discriminazione sociale tra le famiglie appartenenti a ceti diversi. A Isabel, Lottie e Kezia viene dato il consenso di mostrare la loro casa delle bambole a tutte le compagne di scuola tranne che alle sorelle Kelvey perché sono figlie di una lavandaia poverissima e di un uomo che si presume stia in galera. Il fatto che siano figlie di un carcerato le rende agli occhi delle compagne di scuola indegne di avere contatti con loro a tal punto da umiliarle e sbeffeggiarle. L’unica a non essere crudele con Lil ed Else è la piccola Kezia che vorrebbe invitare le due bambine a vedere la casa delle bambole. Dopo aver ricevuto un rifiuto da parte della madre alla sua richiesta di poter far vedere la casa delle bambole alle sorelle Kelvey, Kezia decide comunque di mostrarla loro quando è sicura che non ci sia nessuno in giro. Essendo una creatura innocente e priva di pregiudizi, la più giovane delle sorelle Burnell invita le due Kelvey nonostante il divieto impostole dalla famiglia. Lil ed Else possono così ammirare la famosa casa delle bambole proprio come tutte le loro compagne di scuola. Sfortunatamente l’arrivo della zia Beryl fa scappare in fretta e furia le due bambine che tuttavia hanno potuto osservare la lampada a olio tanto elogiata dalla dolce Kezia, ma completamente ignorata sia da Isabel e Lottie sia dalle altre compagne di scuola. Questo toccante finale ci mostra la sensibilità d’animo delle sorelle Kelvey che rappresentano insieme a Kezia la purezza dei buoni sentimenti in opposizione all’ipocrisia che caratterizza gli altri personaggi. Oltre che sull’importanza del messaggio morale trasmessoci in questo racconto, mi vorrei soffermare sull’accuratezza descrittiva di Katherine Mansfield. La casa delle bambole viene delineata nei minimi particolari e sembra proprio di averla davanti agli occhi e vederne ogni singolo dettaglio. Un racconto che consiglio assolutamente di leggere in questa bella edizione resa ancor più prestigiosa dalle utilissime note di Enrico De Luca. Ideale da leggere sia per chi vuole scoprire lo stile narrativo di Katherine Mansfield per la prima volta sia per chi desidera approfondire la conoscenza con le opere di questa autrice. Da non perdere!



Incipit

Quando la cara vecchia signora Hay ritornò in città, dopo essere stata ospite dai Burnell, mandò in dono alle bambine una casa delle bambole.

Katherine Mansfield





Samuela

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